Festa di Santa Rita da Cascia il 22 maggio

Rita nacque a Roccaporena, piccolo paese umbro vicino Cascia, nel 1380. Quando era ancora in fasce i suoi genitori notarono ronzare delle api sopra la culla e provarono ad allontanarle. Purtroppo non riuscirono a scacciarle anzi si avvicinarono sempre di più al faccino dolce della piccola, come se fosse un fiore da cui succhiare il nettare. A Rita non fecero male e non venne punta. Divenne una giovinetta con il desiderio di vestire l’abito religioso e di avvicinarsi sempre di più a Cristo. I genitori non la accontentarono ma scelsero per lei con chi passare il resto della vita . Rita moglie e madre All’età di 14 anni si sposò con Paolo Mancini, assecondando il volere dei genitori. Lui era un uomo violento e rissoso. Rita riuscì con molta pazienza e costanza a fargli seguire una condotta più consona e a convertirlo. Dalla loro unione nacquero due figli: Giangiacomo e Paolo Maria che educarono secondo sani principi. Dopo qualche anno Rita dovette affrontare la prima difficile prova della sua vita: la perdita di suo marito. Lo vide morire davanti ai suoi occhi, per mano dei suoi amici di un tempo. Rita si affidò sempre più a Dio, pregando e ottenendo pace e speranza. Pregò per gli assasini di suo marito e li perdonò. Quando si rese conto che nei figli nasceva un sentimento di vendetta nei confronti degli assassini del padre, pregò per loro affidandoli a Dio. Nel giro di pochi anni i figli morirono di malattia ma Rita pensò sempre che Dio li avesse condotti a sè ascoltando le sue preghiere. Rita si ritira nel monastero di Santa Maria Maddalena Rita, rimasta sola all’età di 36 anni, lasciò Roccaporena e provò ad entrare nel monastero di Santa Maria Maddalena di Cascia ma non ci riuscì subito. Si affidò intensamente alla preghiera e una notte in sogno vide apparire San Giovanni che si dirigeva in uno dei monti più pericolosi di Roccaporena. Rita gli andò dietro e improvvisamente si trovò in alto, ad un passo dal cielo costellato di stelle e molto vicino al Signore. Oltre a Giovanni Battista, lì incontrò Agostino e Nicola da Tolentino. Si rese conto di quanto avessero contato nella sua vita e da loro avesse appreso la contemplazione, la penitenza e la preghiera. Ringraziò il Signore e in modo inspiegabile si ritrovò all’interno del monastero di Cascia, senza che nessuno le avesse aperto la porta. Le consorelle rimasero stupite dal racconto di Rita e l’accolsero assecondando la volontà di Dio. I prodigi di Santa Rita Le sue giornate in monastero trascorsero tranquille, meditando e pregando. Un giorno chiese a Gesù di partecipare al suo dolore e mentre era raccolta in preghiera, Rita venne colpita da un fascio di luce, una spina staccatasi dal Crocifisso le si conficcò in testa lasciandole una cicatrice sulla fronte che le rimase per sempre. Solo quando Rita, insieme alle consorelle, andò a Roma per visitare le tombe di San Pietro e San Paolo vide scomparire la cicatrice dalla fronte, per poi vederla di nuovo appena di ritorno a Cascia. Ultimi giorni di Santa Rita Dopo aver trascorso circa 40 anni in convento, Rita si ammalò e in quel momento chiese ad una sua cugina di avere una rosa e due fichi della sua casa natia. Era inverno e la giovane donna pensò che Rita in fin di vita stesse farneticando. Andò comunque nella casa dei genitori di Rita e trovò una rosa e due fichi sull’albero nonostante il freddo gelido e riuscì a portarli in dono alla malata. Come la rosa Santa Rita seppe fiorire e sciogliere il freddo di tante anime. Si pensa che i due fichi fossero i suoi figli in salvo. Il 22 Maggio 1147 Rita raggiunse la Casa di Dio. La rosa è il simbolo di Santa Rita Tutt’oggi si dice che ogni qual volta la Santa interceda per un miracolo, il suo corpo emani un fortissimo profumo di rosa.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
1. Ti onoriamo, o’ santa di Cascia, per la tua fedeltà alle promesse battesimali. Intercedi per noi presso il Signore perché viviamo con gioia e coerenza la nostra vocazione alla santità, vincendo il male con il bene. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

2. Ti onoriamo, o’ gloriosa Santa Rita, per la tua testimonianza di amore con la preghiera in tutte le età della vita. Aiutaci a rimanere uniti a Gesù perché senza di Lui non possiamo far nulla e solo invocando il suo nome possiamo essere salvati. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. 3. Ti onoriamo, o’ santa del perdono, per la fortezza e il coraggio che hai dimostrato nei momenti più tragici della tua vita. Intercedi per noi presso il Signore perché superiamo ogni dubbio e paura, credendo nella vittoria dell’ amore anche nelle situazioni più difficili.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
4. Ti onoriamo, o’ Santa Rita, esperta della vita familiare, per l’esempio di virtù che ci hai lasciato: come figlia, come sposa e madre, come vedova e suora. Aiutaci perché ciascuno di noi valorizzi i doni ricevuti da Dio, seminando speranza e pace attraverso il compimento dei doveri quotidiani. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

5. Ti onoriamo, o’ santa della spina e della rosa, per il tuo amore umile e vero a Gesù crocifisso. Aiutaci a pentirci dei nostri peccati e ad amarlo anche noi con i fatti e nella verità.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

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